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Non è mai semplice accettare la fine di un’epoca ed è proprio per questo che oggi è un giorno molto difficile e triste per Cartello. Ci ha, infatti, lasciati Angelo Gaia, uno dei tre soci fondatori della nostra azienda, nonché padre del nostro attuale Presidente, Corrado.

Angelo è stato molto di più di un capo. Molti di noi, qui in Cartello, hanno iniziato a lavorare con lui da quasi ragazzini e hanno continuato negli anni, crescendo giorno dopo giorno e lavorando gomito a gomito, restando fedeli a quell’idea di azienda che i fondatori di Cartello avevano in mente e hanno cercato sempre di realizzare.

Nel 1984, anno di fondazione della Cartello, Angelo, che insieme al suo futuro socio Stefano Jelussi lavorava per la BMW Marine, ebbe una grande intuizione, che lo portò a diventare il grande imprenditore che è stato. Quando i due si resero conto che l’esperienza di BMW nel settore nautico stava per terminare, si misero alla ricerca di prodotti innovativi che potessero essere lanciati sul mercato nautico italiano. Cominciò così la loro collaborazione con Yanmar: i due decisero di creare una piccola azienda, Cartello appunto, per gestire il territorio nazionale, coinvolgendo anche Bruno, cognato di Angelo, in quest’avventura. Da lì, un sodalizio importantissimo con Yanmar, che continua ancora oggi e di cui Cartello è ancora l’unico distributore ufficiale in Italia.

Grazie al suo lavoro, Angelo è stato un imprenditore riconosciuto e stimato non solo nel Tigullio, da cui è partito e dove ha sempre mantenuto la sede aziendale, ma in tutta Italia e nel mondo. Con lui c’era sempre tanto da imparare, sia per la sua esperienza sia per la sua vivacità intellettiva, che lo portava a darsi sempre da fare e ad interessarsi di tutto. Molti dipendenti Cartello serbano nel cuore e nella mente tanti ricordi di momenti passati insieme, avventure, esperienze, vecchi saloni nautici che duravano un’eternità e in cui si faceva tanto gruppo, viaggi e anche difficoltà superate insieme. Fino a un paio di anni fa, pur essendo in pensione, Angelo ha continuato a recarsi spesso presso quell’azienda che, per lui, molto probabilmente, era ormai una casa.

Cartello non può che unirsi al cordoglio della famiglia e salutare Angelo, augurandogli buon vento e mare calmo.